Che cos’è la cistite
Allergia al nickel e cistite che nesso hanno?
In molti non sanno che c’è un collegamento tra le due, ma gli ultimi studi e svariate testimonianze di soggetti allergici dimostrano come ciò sia possibile.
Partiamo dalle basi però, cercando di capire cosa sia veramente la cistite.
Essa è un’infiammazione della vescica che crea un continuo e doloroso bisogno di urinare. Nell’85% dei casi dipende da un’infezione batterica da Escherichia coli, ma può anche essere scatenata da infezioni virali o fungine.
Virus e funghi raggiungono la vescica dall’esterno attraverso l’uretra o dall’interno tramite organi vicini o il sangue.
Infine può essere causata da disturbi delle vie urinarie, che impediscono il normale funzionamento dell’apparato, favorendo così la diffusione dei microbi.
Cistite: fattori di rischio
Tra i fattori che possono predisporre al disturbo, ci sono traumi diretti e patologie:
- Uso del catetere
- Improvvisi colpi di freddo
- Affaticamento fisico o mentale;
- Malformazioni dell’apparato urinario;
- Stenosi o restringimenti uretrali;
- Presenza di corpi estranei o patologici nella vescica;
- Diverticoli;
- Ipertrofia prostatica;
Ipersensibilità a livello genitale:
- Scarsa o eccessiva igiene intima
- Ipersensibilità a sostanze irritanti dei prodotti per l’igiene intima
- Utilizzo di assorbenti interni;
- Diminuzione dell’acidità vaginale;
- Pantaloni o biancheria intima eccessivamente aderente;
- Malattie sessualmente trasmissibili;
Problemi intestinali legati ad allergia al nickel e cistite:
- Alterazioni della flora vaginale
- Stitichezza
- Debilitazione del sistema immunitario in seguito ad antibiotici, alimentazione irregolare o stress eccessivo
Chi colpisce e perché
La cistite colpisce prevalentemente le donne, soprattutto dai 60 anni in sù (circa il 20-50% di casi) per ragioni anatomiche: l’uretra è più breve e l’ano e l’uretra sono più vicini tra loro.
Tra le cause primarie nelle donne ci sono i rapporti sessuali, soprattutto se frequenti e non protetti per via del passaggio dei batteri dalla vagina alla vescica.
Altri motivi possono essere la menopausa per le conseguenze che porta, come la carenza estrogenica e il periodo della gravidanza.
Nell’uomo invece si associa alla prostatite batterica e aumenta con l’età.
Da ultimo la cistite è comune anche in chi soffre di diabete.
Tipi di cistite e sintomi
La cistite può risolversi in un solo episodio o cronicizzarsi.
Se è curata subito e in modo corretto infatti va via in pochi giorni. Il trattamento dipende dalla causa dell’infiammazione: la cistite batterica si cura solitamente con antibiotici, ma anche con radiazioni e farmaci immunosoppressori, antitumorali, cortisonici. Sempre consigliata urocultura che permette di scegliere l’antibiotico giusto.
I sintomi sono:
- Aumento del numero di minzioni e riduzione della quantità espulse;
- La minzione richiede un grande sforzo, i muscoli si contraggono ed il getto può cambiare o arrestarsi improvvisamente e involontariamente;
- Bruciore o dolore durante la minzione, talvolta accompagnato da brividi e freddo;
- Dolori dovuti all’urgente bisogno di urinare;
- Urine torbide e maleodoranti.
La cistite cronica è spesso un’evoluzione della forma acuta con gli stessi sintomi, ma meno intensi e più prolungati.
A differenza della cistite normale, quella cronica si manifesta con urina torbida di odore intenso, poiché contiene i globuli bianchi, che combattono l’infezione. L’urina può presentare anche gocce di sangue. In questo caso può raggiungere anche intestino e vie urinarie, portando mal di schiena, febbre e brividi.
E’ proprio la cistite cronica che lega allergia al nickel e cistite.
Allergia al nickel e cistite
Quindi che relazione c’è tra allergia al nickel e cistite?
Secondo il sito Eurosalus: “Quando la cistite si ripresenta con frequenza, può essere collegata a uno squilibrio dell’intestino (alterazione della flora batterica, disbiosi, infiammazione da cibo) e del sistema immunitario, causati spesse volte dall’allergia al nickel.
Secondo questa ipotesi si genera un’auto-infezione a causa dell’uso improprio o prolungato di antibiotici o farmaci antifungini, dall‘aumento dell’infiammazione da cibo, da una tendenza all’iperglicemia, che facilita le infezioni ripetute e da candidosi intestinale, tipica dei soggetti allergici al nickel. “
Il legame con l’allergia al nickel quindi appare evidente secondo il dottor Attilio Speciani, dal momento che essa può provocare disturbi gastrointestinali, urinari, ginecologici.
Come riporta il sito www.grupposandonato.it, i sintomi extra cutanei dell’allergia la nickel possono includere:
- gastrointestinali: intenso gonfiore addominale, dolore all’addome spesso con crampi, diarrea o stipsi, afte in bocca, gengiviti;
- urinari: bruciore, franchi episodi di cistite;
- ginecologici: prurito, perdite, candida ricorrente
Il rapporto tra allergia al nickel e cistite è quindi riconosciuto dagli esperti e molte sono le testimonianze di soggetti allergici al nickel colpiti da cistite, a conferma della teoria.
Ecco quindi alcune esperienze gentilmente messe a disposizione direttamente dalla Community di Vitasenzanickel.
Testimonianze di allergia al nickel e cistite:
Ci sono numerose dichiarazioni di persone allergiche al nickel, che soffrono spesso di questa patologia e confermano il nesso tra allergia al nickel e cistite. Per la maggior parte riferiscono casi di Escheria coli e squilibri intestinali e di ottenere ottimi risultati con la dieta detox, che trovi cliccando qui, ottima idratazione e integratori per la flora intestinale o preventivi.
Loredana scrive: “La mia è cistite da escherichia coli, sempre così. Si manifesta quando sono intossicata (dal nickel). Però l’ultima volta è stata molto più pesante, perché alla fine la vescica era molto più sensibile. Avevo bisogno di andare con molta frequenza ad urinare. Purtroppo la mia allergia al Nichel è alta. Ora sono in detox e utilizzo degli integratori che mi aiutano per equilibrare la flora batterica, anche a livello vaginale. Dafnepro plus in capsule, consigliato dalla ginecologa.”
Mara: “Da quando ho una alimentazione più o meno senza nichel, non ho più problemi di cistite. Anche mangiare senza zuccheri ha aiutato tantissimo.”
Annalisa continua: “Io ne soffrivo moltissimo. Addirittura avevo cistite emorragica. Dieta rigida e eliminazione dello zucchero bianco (gli sbiancanti dello zucchero sono terribili) e non ne ho mai più sofferto.”
Rosa aggiunge: “Anche la candidosi provoca cistiti.“
Se vuoi saperne di più del collegamento tra allergia al nickel e candida, clicca qui.
Emanuela racconta: “Ti parlo per esperienza personale, ho avuto periodi di cistite fortissima e bruttissima, andava via solo con Monuril ma poi riprendeva immediatamente. Le analisi erano sempre a posto non avevo nulla di batterico, ma io continuavo a soffrire ogni giorno. Ho scoperto per puro caso che detersivi per lavatrice, detergenti intimi comuni non vanno bene, ma devono essere testati al nichel sennò mi riempio di bolle e cistite in automatico. La dieta è fondamentale come bere tanta acqua.”
Ci sono anche parecchi medici che confermano la connessione tra allergia al nickel e cistite, come raccontano alcuni membri della community.
Teresa scrive: “Ti parlo per esperienza, ho sempre sofferto di cistite curata sempre con l’antibiotico. Quando ho scoperto (l’allergia al) nickel, il mio allergologo mi spiegò che (la cistite) è un sintomo collegato al nickel da curare con probiotici specifici.”
Rossella dice: “Ho avuto una serie di cistiti da escherichia coli risolta con un integratore dato dal mio infettivologo 20 giorni al mese D-MANNOSIO e soprattutto in fase acuta vanno tolti gli zuccheri (da carboidrati e dolci) perché sono il suo nutrimento principale, togliendoli si indebolisce e l’antibiotico ha efficacia.”
Beatrice conclude: “Assolutamente sì. Il nichel causa disbiosi intestinale che si propaga anche all’apparato urogenitale.”
Rimedi naturali allergia al nickel e cistite
Passiamo dunque alle soluzioni e rimedi naturali adatti per l’allergia al nickel e cistite.
Il Dottor Speciani consiglia di riequilibrare l’intestino, qui alcuni suggerimenti adatti a noi allergici, per ridurre l’infiammazione locale e aumentare le difese immunitarie.
In particolare il Dottor Aldo Vaccaro, consiglia l’assunzione di pompelmo, mango (reintroduzione), corbezzolo, prezzemolo, banana, tarassaco (anche tisana), ortica (anche tisana), cicoria, ribes, mirtillo, zucca.
In particolare il pompelmo è efficace contro l’escherichia coli, stafilococchi e streptococchi, salmonella, ma anche contro funghi e virus.
Alcuni di essi vanno in reintroduzione, quindi sempre meglio chiedere consiglio al medico e seguire le sue indicazioni.
Sicuramente sono importanti una corretta idratazione, almeno due litri di acqua la giorno, e l’uso del kefir. Alcuni medici consigliano di fare periodi di due o tre mesi preventivi di assunzione di gocce di uva ursina e cistiflu.
Un integratore naturale molto utilizzato anche se di recente scoperta è il mannosio, soprattutto se l’infezione dipende da Escherichia Coli, in quanto la sua struttura si attacca al batterio, impedendone la colonizzazione della mucosa intestinale. Viene naturalmente espulso tramite le urine.
Quando la cistite è nella sua fase più acuta è essenziale diminuire l’acidità delle urine, assumendo bicarbonato di sodio: un cucchiaino sciolto in un bicchiere d’acqua 5 volte al giorno è la giusta dose per aumentare il grado alcalino.
L’uso di bicarbonato non deve protrarsi oltre la fase acuta del disturbo perché l’ambiente acido è necessario a proteggere le mucose dall’attacco di agenti patogeni.
La malva poi è un rimedio ricco di mucillaggini con proprietà antinfiammatorie, lenitive, riepitelizzanti, protettive delle mucose.
Per un effetto immediato possiamo utilizzare il decotto di malva, oltre che come tisana, anche come lavanda locale, intiepidita: aiuta a placare gli spasmi, deterge delicatamente, disinfiamma, rinfresca.
Utili anche gli integratori che aiutano a riequilibrare la flora batterica intestinale e vaginale, come Dafnepro plus in capsule.
Alcuni suggerimenti utili
- curare molto l’igiene intima femminile e quella maschile,
- utilizzare detergenti naturali che non contengano sostanze chimiche irritanti e allergizzanti nickel tested
- indossare indumenti comodi e in puro cotone di colori chiari, senza creare umidità,
- lavare gli indumenti intimi con scaglie di sapone naturale, evitando tutti i vari detersivi in commercio che possono causare allergia e irritazione
- utilizzare assorbenti in puro cotone esterni, sconsigliato l’utilizzo dei classici tamponi vaginali interni.
Conclusioni
Allergia al nickel e cistite è un argomento che non si sente spesso, ma in realtà è molto comune e di solito non trova risposte.
Molte volte tutto parte dall’intestino dove l’allergia al nickel gioca un ruolo fondamentale, perché causa un’infiammazione perenne, danneggiando i filtri naturali presenti. L’intestino perciò risulta indebolito e soggetto agli attacchi esterni di virus e batteri. Ciò rende i soggetti allergici più vulnerabili, quindi è necessario partire dalla prevenzione. Bisogna seguire la dieta per l’allergia al nickel e reintrodurre poco alla volta sotto osservazione medica i cibi per non perderne la tolleranza, bere molto e curare la propria flora intestinale.
Prebiotici e probiotici, omega 3, curcuma e zenzero sono solo alcuni dei rimedi, fondamentale una depurazione periodica dai metalli pesanti tramite processo di chelazione. Trovi tutte le info cliccando qui.
Riequilibrare l’intestino e evitare la cistite è possibile, basta avere cura e rinforzare la flora batterica e intima.
Link utili: